Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
un cancello che mette nell'aia, o nel cortile che si voglia chiamare. In questa casa regna - (e governa lielo dico io) - il sor Checco Tozzi, mio
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sor Checco Tozzi! - non le pare un fatto singolare, un fenomeno psicologico curioso quella disposizione di animo che spinge tanti individui a sottoporsi
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Da un pezzetto s'è lasciato dormire il sor Checco Tozzi. Che ne dice, signor lettore, lo vogliamo destare?... Ma a quest'interrogazione il lettore
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filantropia. Ma il sor Checco pratico delle cose del mondo, ci sgridava dicendo: - Ma non ci andate che non ci avete che far niente: Siete matti
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soggiornarvi la casa del sor Checco piuttosto che l'osteria; dove il sor Cesare e la sora Marta, due ottimi vecchi, avevano bensí qualche camera assai pulita
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quale l'avevamo lasciate. Ad esaminarmi però in fondo al cuore, mi par di trovare che il sor Checco Tozzi dovrebbe essere venuto a noia agli altri, come
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giorno. Questi era venuto nell'andito che dava adito alle nostre camere guidato dal sor Checco (ed io che gli dava del traditore! poveretto!); e